Oriella Savoldi: Lì dove lo sguardo si posa

Oriella Savoldi: Lì dove lo sguardo si posa

Domenica 24 novembre 2024 ore 10:30 – 12:30 esatte
Sala Ex Sissa – Palazzo Te| Mantova

Lì dove lo sguardo si posa, si presentano, come ad un indifferibile appuntamento, immagini vivisezionate in forme, linee, colori, spazi vuoti e pieni. Accoglierli, tradurli sulla carta bianca lasciando che, nell’incontro con i pigmenti, l’acqua faccia il suo gioco, è apertura, è passione per quel che accade, per la vita e i suoi d’intorni.
Lì, nascono gli acquarelli proposti dalla pittrice, opere floreali, architetture o paesaggi talvolta accompagnati da poesie ad essi ispirate o viceversa, nati al loro seguito sull’onda dell’emozione generata dallo sguardo.
La colomba che accompagna ogni acquarello é tratta da una tela di Heba Zagout, artista palestinese nata a Gaza nel campo profughi di Al Burejj, nel 1984, e rimasta tragicamente sotto le macerie della sua casa, con tutta la sua famiglia, il 13 Ottobre 2023, durante i bombardamenti israeliani. Heba ha usato e insegnato l’arte a bambine e bambini per affrontare la vita estremamente dura nella prigione di Gaza e per offrire loro immagini di pace e di bellezza.

Oriella Savoldi

Oriella Savoldi scopre l’acquarello in seconda elementare grazie ad una maestra che, anticipando i tempi, desiderava per le sue alunne una scuola non autoritaria, a misura delle bambine che animavano la sua classe. Da allora non ha mai smesso di frequentarlo, un rifugio rigenerativo per superare la pesantezza che la vita spesso riserva. L’acquarello è per lei gratitudine verso quella maestra e verso altre che lungo il suo percorso di ricerca ha incontrato. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. Ama accompagnare i suoi acquarelli con le poesie. L’acquarello, come la poesia è incontro con la parte più profonda di sé; è passione che le ha permesso, sull’onda del femminismo, di riconnettersi con altre e le consente di farsi parte attiva nell’intreccio di quel tessuto sociale generativo di pacifica e civile convivenza; un intreccio sperimentato fra le operaie delle fabbriche frequentate in tanti anni di lavoro sindacale. Nel suo bagaglio si sommano numerosi articoli e testi pubblicati su vari argomenti legati all’esperienza del lavoro di donne e uomini. Non ultima la pubblicazione di Costellazioni terrestri (GAM Editrice), libro autobiografico che raccoglie racconti e alcune poesie, e immagini dei suoi acquarelli. Vive e lavora fra Ghedi e Brescia.

“Lèggere le tracce di colore nelle loro relazioni più intime sembra essere l’occasione perfetta per raggiungere il piacere libero dello sguardo.” Donata Negrini

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MATtam 75 - Manto Arte Temporanea | Temporary Art Manto
Mostre di corta durata in luoghi trovati

Annarosa Buttarelli e Lucio Pozzi, in collaborazione con Donata Negrini e in co-produzione con la Fondazione Palazzo Te, fanno vedere arte ogni tanto, improvvisamente, per brevi momenti e in luoghi disparati, perfino in luoghi d’arte. Sono mostre o eventi di cose fatte da gente che veniamo a conoscere e che invitiamo a fare qualcosa: amici e amiche, famiglia, conoscenti, noi stessi e soprattutto molti altri e molte altre.
Sono cose da vedere, ma poi succede che ci sia anche roba da leggere o ascoltare o toccare o assaggiare o fiutare.
Mantova è non solo un centro ideale per agire con reticenza e nel contempo offrirsi in pubblico, ma pure un luogo mentale che spunta anche altrove. Tutto parte da Mantova, ma poi MATtam potrà avvenire dovunque: Lodz, Ulan Bator, Bamako, Parigi, Asuncion, anche Mantova.

Gli eventi avvengono quando capita e vengono annunciati a voce o per email. Di solito durano circa un paio di ore o un po’ meno.
Piuttosto che avere programmi, il senso di questa operazione genera il suo significato mentre avviene. (Manto è la mitica sacerdotessa fondatrice di Mantova).

SE SEI INTERESSATO ALL'ARTE ED ALLE MOSTRE IN iTALIA TI INVITIAMO A VISITARE IL SITO ITALIAMOSTRE.ORG

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